Dentro la notizia

Grazie a Valerio Musumeci ed alla redazione di #hastagsicilia per l’intervista e la sensibilità dimostrata nei confronti di queste tematiche. Le denunce di attività estorsiva nel catanese sono in calo. E questo, purtroppo, non significa che la #mafia abbia mollato la presa, bensì che le persone vittime di racket continuano a preferire il silenzio.
Parte da questo dato drammatico la nostra intervista con Nicola Grassi, presidente di Asaec Antiestorsione Di Catania, associazione in prima linea nel contrasto alla mafia nel nostro territorio. Con lui parleremo degli strumenti normativi di contrasto all’estorsione, delle attività di divulgazione e presidio sui territori, della necessità di un rilancio del movimento #antimafia dopo anni difficili. Seguite, commentate e condividete l’intervista!

https://www.facebook.com/hashtagsicilia/videos/1280254645494448/UzpfSTE2MTAzODk2MTEyNzE3Mjo2MDA4OTMzMTA0NzUwNjY/

COMUNICATO

Ieri ci siamo riuniti da remoto, per deliberare alcune misure urgenti di sostegno (donazioni) ad alcuni artigiani che seguiamo, i quali già stremati da vicende di criminalità che hanno denunciato, sono definitivamente crollati finanziariamente con questa emergenza sanitaria.
L’associazione Asaec non è ente benefico, né una cassa mutuo soccorso ed abbiamo poche risorse e private, ma abbiamo ritenuto – in questo momento di straordinaria difficoltà – adottare provvedimenti straordinari.
A breve, altre iniziative di sostegno saranno comunicate.

WhatsApp Image 2020-03-23 at 19.35.50

WhatsApp Image 2020-03-23 at 19.35.51

Formazione al Liceo Spedalieri

Per il secondo anno progettiamo e programmiamo insieme ai docenti il percorso di formazione che vedrà protagonisti attivi i ragazzi del liceo Spedalieri e che coinvolgerà giudici, forze dell’ordine e testimoni di giustizia.

WhatsApp Image 2020-02-28 at 18.22.48

 

Sebastiano Ardita presenta COSA NOSTRA S.p.A.

Giovedì 27 Febbraio alle 17:30 Sebastiano Ardita incontrerà presso Cavallotto Librerie Edizioni, Corso Sicilia, 91 a Catania i lettori per presentare il suo ultimo libro “COSA NOSTRA S.p.A. Il patto economico tra criminalità organizzata e colletti bianchi”. Paper First editore.

Converseranno con l’autore Carmelo Zuccaro, Procuratore della Repubblica di Catania, Antonio Condorelli, giornalista di Livesicilia e Nicola Grassi, presidente Asaec Antiestorsione Di Catania.

WhatsApp Image 2020-02-28 at 18.26.08

WhatsApp Image 2020-02-28 at 18.26.09

COMUNICATO

Con sorpresa – afferma l’Associazione Antiestorsione di Catania – abbiamo appreso la sentenza di patteggiamento emessa con una pena così mite per fatti che sono apparsi subito piuttosto gravi, come anche sottolineato dal GIP nell’ordinanza di applicazione di misure cautelari. La vicenda, che parte dalla coraggiosa denuncia alla Guardia di Finanza di un giovane artigiano che si è poi rivolto a noi per essere sostenuto ed aiutato perché solo ed isolato, ha sviluppato indagini che hanno evidenziato tassi con punte pari al 2000% e la vicinanza, per uno dei due usurai, per strettissimi rapporti di parentela, ad ambienti della criminalità organizzata. La decisione – spiega  Asaec – ci amareggia, non certo per la scelta del rito alternativo – che rimane nella facoltà delle parti – ma piuttosto perché la serialità e l’abitudinarietà delle condotte usurarie che avrebbero potuto suggerire l’applicazione di pene più severe. Non solo, ma desta perplessità il fatto che le rilevanti somme anticipate dall’erario per le proficue attività tecniche di indagine non potranno essere recuperate  e che nulla sia stato previsto in merito alla confisca delle somme sequestrate dal GIP che ammontano agli interessi usurari percepiti. Ci chiediamo, infine, se davvero questa possa essere la risposta giudiziaria più equilibrata verso coloro che con coraggio e determinazione decidono di denunciare rischiando tutto o, invece, rappresenti un preoccupante disincentivo sul quale tutti dovremmo soffermarci a riflettere.

https://catania.meridionews.it/articolo/85726/interessi-fino-al-duemila-per-cento-a-un-barbiere-catanese-gli-usurai-patteggiano-esito-che-scoraggia-la-denuncia/?fbclid=IwAR0CHUXs_UDH7x6ZhwbHEQTVj2Dc7sIaTxvbyyfxDXgCKkG6sa9eaCmYfjU

Duemilapercento

Con sorpresa – afferma l’Associazione Antiestorsione di Catania – abbiamo appreso la sentenza di patteggiamento emessa con una pena così mite per fatti che sono apparsi subito piuttosto gravi, come anche sottolineato dal GIP nell’ordinanza di applicazione di misure cautelari. La vicenda, che parte dalla coraggiosa denuncia alla Guardia di Finanza di un giovane artigiano che si è poi rivolto a noi per essere sostenuto ed aiutato perché solo ed isolato, ha sviluppato indagini che hanno evidenziato tassi con punte pari al 2000% e la vicinanza, per uno dei due usurai, per strettissimi rapporti di parentela, ad ambienti della criminalità organizzata. La decisione – spiega Asaec – ci amareggia, non certo per la scelta del rito alternativo – che rimane nella facoltà delle parti – ma piuttosto perché la serialità e l’abitudinarietà delle condotte usurarie che avrebbero potuto suggerire l’applicazione di pene più severe. Non solo, ma desta perplessità il fatto che le rilevanti somme anticipate dall’erario per le proficue attività tecniche di indagine non potranno essere recuperate e che nulla sia stato previsto in merito alla confisca delle somme sequestrate dal GIP che ammontano agli interessi usurari percepiti. Ci chiediamo, infine, se davvero questa possa essere la risposta giudiziaria più equilibrata verso coloro che con coraggio e determinazione decidono di denunciare rischiando tutto o, invece, rappresenti un preoccupante disincentivo sul quale tutti dovremmo soffermarci a riflettere.

https://catania.meridionews.it/articolo/85726/interessi-fino-al-duemila-per-cento-a-un-barbiere-catanese-gli-usurai-patteggiano-esito-che-scoraggia-la-denuncia/?fbclid=IwAR3KqWrxFSlcpZpUG9bp0DuQGg34hUlzUqy0j4-7BIZoSWjgJVTTgDFSE9Q

COMUNICATO

Un ringraziamento particolare rivolgiamo alla compagnia dei Carabinieri di Paternò, che con grande solerzia, sensibilità e professionalità ha svolto delicate indagini che hanno permesso l’arresto dei tre estortori affiliati al clan Santangelo.
Uniti si vince, denunciare conviene, sempre!
Abbiamo conosciuto ed immediatamente accompagnato ai Carabinieri gli imprenditori che con determinazione hanno voluto denunciare, liberandosi dalla violenza dei loro estortori!
Sinergie, collaborazioni e fiducia sono stati gli ingredienti che hanno permesso un rapido evolversi della vicenda. Avanti così!

https://www.lasicilia.it/news/catania/320536/paterno-estorsori-a-vittima-se-vai-dai-cc-vi-leghiamo-al-paraurti-dell-auto.html?fbclid=IwAR31qMxXOg9pB5Zs1fKbXnpJCvQ9FCoOktt86d4RJrDvMcfMf8owaxtrh9w

COMUNICATO

Un un duro colpo alla mafia rurale è stato inferto! Ma c’è tanto ancora da fare.
A novembre 2019, promuovemmo una grande manifestazione a Troina, proprio contro la mafia dei pascoli dei Nebrodi.
Oggi, l’imponente operazione condotta dai Ros dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza che ha azzerato i vertici del clan dei Batanesi e del clan dei Bontempo tutti di Tortorici, fa ben sperare, ma è necessario che la collettività prenda consapevolezza del grave fenomeno che affligge le nostre campagne.
194 indagati, 94 arrestati, 151 aziende agricole sequestrate e diversi professionisti coinvolti, tra i quali un notaio, ma anche figure istituzionali quali il sindaco di Tortorici, un consigliere comunale i Randazzo e dipendenti delle cca. Questa la portata del blitz contro la cosiddetta ” mafia dei pascoli” condotto dai Ros dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Quello che emerge da questa imponente operazione è molto preoccupante ed i numeri, insieme alle dichiarazione dei magistrati, parlano chiaro: esiste una pervasiva intimidazione ambientale che, associata ad una sistemica collusione con professionisti e rappresentanti politici e delle istituzioni, ha permesso ai criminali di operare in ambito agricolo.
Attraverso un meccanismo consolidato di intimidazioni dirette o indirette (quali ad esempio incendi, pascolo abusivo, danneggiamenti di vario tipo) si induceva il privato ad abbandonare i propri terreni per poi appropriarsene.
Questa modalità di accaparramento fraudolento e violento di terreni privati è, purtroppo, ancora ampiamente diffusa in diverse aree della nostra regione.
Per questo, riteniamo sia indispensabile tenere alta l’attenzione e, al di là delle dichiarazioni e dei proclami di rito, è ormai urgente e non più rinviabile, un tavolo di confronto che raduni tutti i più importanti protagonisti della lotta alla mafia agricola e dal quale emergano azioni chiare e dirette a contrastare un fenomeno che ha impedito un corretto e armonioso sviluppo agricolo, costringendo tanti giovani ad abbandonare i loro sogni e la loro terra.
Nel gennaio del 2018 fumo auditi in commissione regionale antimafia per esporre, non solo i casi di mafia rurale da noi seguiti nei vari processi ma anche le perverse dinamiche che stanno alla base del fiorire della criminalità in agricoltura ed oggetto dell’esposto che presentammo nell’agosto del 2018 presso la Procura della Repubblica di Catania.

https://www.hashtagsicilia.it/cronaca-di-catania/blitz-sui-nebrodi-asaec-antiestorsione-duro-colpo-alla-mafia-rurale-ce-ancora-tanto-42424?fbclid=IwAR2b8mo_kPpKRXEg-c1tBqZc7KuzOQ84SDImEFYjYB9qew2M_2EUZL1sGyM

COMUNICATO

Non si può più far finta di nulla!
È necessaria la consapevolezza che il fenomeno estorsivo esiste e pervade il tessuto economico della provincia.
È necessario che ognuno faccia la propria parte.
L’operazione ” Overtrade” del nucleo investigativo del comando provinciale dei Carabinieri di Catania mette in risalto come, nella maggior parte dei casi, le vittime di estorsione non denunciano. È un problema, un allarme sociale sul quale riflettere ponendo in campo ogni azione utile per contrastare la prepotenza estorsiva messa in campo dai clan mafiosi.

https://www.youtube.com/watch?v=IvuiFTFDDaI&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1rXOt_qJQf3nz2k4lLE_5V1uRcZZT420yzISWb3Iws9ltIhQC2RVdCtFc

COMUNICATO

In tanti anni di attività dell’ Asaec abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare la professionalità degli uomini e delle donne dell’Arma dei Carabinieri. Negli ultimi anni il rapporto si è rinsaldato permettendoci di condividere progetti e sincere collaborazione in importanti manifestazioni. Come giustamente viene ricordato dal comandante provinciale Colonnello Covetti, la lotta alla mafia potrà essere vinta solo da una comunità di intenti delle varie componenti della società.
Noi ci siamo!