Lettera inviata all’Assessore all’Economia della Regione Sicilia: Armao
Le Associazioni antiracket di Catania, della Confcommercio, di Scordia e Addiopizzo Catania avanzano alcune proposte in merito al finanziamento del Credito D’imposta che la Regione Siciliana ha recentemente deliberato.
Pur apprezzando lo sforzo dell’Assessore Armao nel voler favorire l’economia legale mediante l’erogazione di benefici alle aziende sane ovvero quelle che dichiarano di non pagare il pizzo, desideriamo avanzare alcune proposte volte a scongiurare il rischio di errori che poterebbero, paradossalmente trasformare il suddetto provvedimento in un finanziamento alla mafia.
Chiediamo pertanto di privilegiare, nell’accesso ai fondi previsti dalla LR.11\2009, gli imprenditori che abbiano denunciato i loro estorsori e che siano in grado di fornire adeguata attestazione della denuncia.
Chiediamo inoltre di favorire gli imprenditori che, avendo fatto richiesta di accesso al Fondo di Solidarietà, abbiano ricevuto il parere positivo dalla Prefettura di competenza.
Quanto sopra citato consentirebbe di superare i dubbi sull’affidabilità dell’autocertificazione.
A tal proposito proponiamo di far sottoscrivere all’imprenditore, oltre alla certificazione antimafia, un contratto con il quale si impegna a restituire la somma ricevuta dallo Stato, moltiplicata per dieci volte, qualora si dovesse scoprire che ha dichiarato il falso.