Istituto d’Istruzione Superiore di Riposto: Progetto P.O.R. “Legalitè-Fraternitè”
Legalité-fraternité è una formula che, da anni, accomuna operativamente sui temi della Educazione alla Legalità, tante scuole dell’hinterland ionico-etneo, formula nella quale la nostra comunità scolastica si riconosce dato il condiviso bisogno di riaffermare i valori fondanti delle moderne democrazie e preservare (quantomeno nell’immaginario dei nostri giovani) il valore della libertà; obiettivi, questi, per cui vale la pena di lottare e “resistere” dal momento che quello della “legalità” è un valore sancito dalla Costituzione unitamente ai diritti fondamentali del cittadino. Legalité = liberté + egalité… è un “logo”, un “marchio” nel quale crediamo! Così come crediamo nel fatto che il rispetto della legalità è una certezza consolidata del nostro “Viver civile” che, coniugato alla memoria storica dei valori democratici (per i quali fiumi di sangue sono stati versati), può aiutare il cittadino di oggi e di domani a superare il “cupio dissolvi”, rassegnato nichilismo, nel quale tutti, boccheggianti, siamo tentati di arenarci.
La ratio che fonda il presente progetto è quella di studiare nella storia del nostro territorio e del nostro habitat, le forme organizzate che più ci allontanano dalla legalità e dalle regole che disciplinano l’ambiente e la qualità della nostra vita.. Uno studio che verrà fatto attraverso iniziative da realizzarsi con le scuole in rete e attraverso un partenariato allargato alle scuole dell’hinterland jonico-etneo (Provincia di Catania) – Associazioni – Istituzioni – Enti locali- esponenti della Società Civile, già attuato in occasione di precedenti esperienze, che contribuiranno all’acquisizione di una nozione estesa e profonda da parte degli alunni del diritto di cittadinanza attiva.
Prendere coscienza, riflettere, guardare il proprio spazio abitativo, guardarsi intorno innanzitutto, verificando personalmente la validità dei nostri stili di vita , del nostro habitat naturale e degli stili di vita altrui. Si può studiare l’ambiente a partire proprio dal proprio spazio abitativo, strategia dolorosa e “scomoda” forse, ma utile per comprendere che il degrado, l’incuria, l’inquinamento, il caos ambientale sono figli della inosservanza delle regole, delle leggi, del rispetto per la democrazia e la convivenza civile. Conoscenza- coscienza – consapevolezza rappresentano la premessa indispensabile per la maturazione nei nostri giovani di codici comportamentali diversi, opposti, rispetto a quelli che sono profondamente e culturalmente radicati nella nostra vita, che distorcono il processo di modernizzazione e di sviluppo della Sicilia.
Il presente progetto rappresenta un programma di informazione- educazione- formazione- finalizzato a veicolare negli studenti, ad esempio, la cultura del risparmio energetico e l’uso delle fonti rinnovabili di energia, anche per creare nuove opportunità di lavoro e strumenti in grado di sollecitare comportamenti in linea con le principali regole e norme per la tutela ambientale.
Tutti sappiamo che progettare la legalità nella scuola siciliana significa lottare soprattutto la mentalità, il costume mafioso e “sicilianistico” e ipotizzare strategie culturali atte a rendere pienamente operativo il ruolo di cittadino in una prospettiva veramente europea. La mafia, soprattutto in Sicilia, ha imposto alcuni disvalori culturali, comodi per la gente che, in assenza di un forte senso dello Stato, li ha accettati perché da essi si sentiva tutelata (l’omertà, il senso dell’onore, l’ostilità contro tutto ciò che proviene dallo Stato). Si pensi ad esempio all’omertà di cui sono pienamente dotati i nostri ragazzi; essa è un disvalore alimentato dalla mafia e riconosciuto come la base sulla quale costruire l’antistato. L’’omertà che tiene insieme e cementa comportamenti e modi di fare non solo di stampo mafioso, si contrappone nettamente al costume democratico in base al quale tutti devono confrontarsi senza riserve mentali e si presenta come la zona grigia, paludosa che sta a mezzo tra il civile e il mafioso. I nostri ragazzi, purtroppo, non sono estranei a certi atteggiamenti! I dati riportati dalle Forze dell’Ordine e dai servizi sociali quando ci si confronta su questo tema, sono allarmanti! Anche i resoconti dei mass-media ci fanno capire quanto siano in netto aumento gli indici relativi alla microcriminalità (anche in quella che sembrava fino a qualche tempo fa la pigra e lenta provincia catanese) Gli epiteti con i quali spesso i nostri giovani si apostrofano ci fanno capire quanto siano in netto aumento i rischi che corrono i giovani che bivaccano tra Villa Pantano (Riposto) e Fondachello
( Mascali) senza prospettive ed alcun impegno nel sociale, senza cultura, lavoro e lontani dalla scuola. I “decessi scolastici” sono sempre più numerosi e mancano i collegamenti giusti tra le scuole e le Amministrazioni locali sempre più refrattarie verso le POLITICHE GIOVANILI (che considerano forse inutili e dispendiose) Esse non tengono conto delle ricadute negative che la dispersione scolastica ha sul territorio. Gli spazi ludici preferiti da tanti ragazzi sono le sale- gioco ed è sempre più evidente che il tessuto sociale, civile dei nostri alunni va sfilacciandosi sempre di più anche a causa della scarsa considerazione che i valori “Scuola” e “ Istruzione” hanno, presso chi decide le stesse Politiche da attuare. La scuola, attraverso l’impegno degli Educatori, deve riuscire a smontare i suddetti costumi proprio perché è impossibile la loro convivenza con la civiltà della nostra democrazia. Tutto ciò non si può demandare solo all’ora di “Educazione civica” o alla conferenza generica sui problemi della giustizia o della Legalità.
L’esperienza ci fa dire che bisogna intervenire sul piano cognitivo- culturale, ma anche sul piano emotivo e del coinvolgimento dei giovani nella sfera dei valori, affetti, sentimenti e solidarietà connaturati nelle giovani generazioni.
Il presente progetto vuole essere una proposta formativa ed educativa contro la disinformazione e il disinteresse per il sociale sempre più diffusi tra i giovani. A tal fine è necessario dunque che l’alunno prenda coscienza del valore della “Legalità” non in termini astratti ma in termini identificabili nel quotidiano e nell’ambiente in cui vive e opera.
Il progetto offrirà continuità, pertanto, anche a precedenti iniziative che hanno caratterizzato in tanti anni di operatività nel territorio gli interventi della nostra scuola.Ci si servirà dello strumento audiovisuale, cinematografico, giornalistico, teatrale, multimediale che sviluppa dinamiche interattive efficaci sul piano delle risposte degli studenti. Al termine del percorso progettuale gli studenti presenteranno i loro lavori nell’ambito della “RASSEGNA DI PICCOLEZZE” (le piccolezze della società civile) che, con cadenza biennale mette insieme i lavori di tantissime scuole e Associazioni (di ogni ordine e grado) dell’hinterland ionico-etneo.
La Rassegna ha lo scopo di esaltare e valorizzare il naturale protagonismo degli studenti che lavorano con gli alunni delle altre scuole sui temi della Legalità per produrre… coscienza”.
Pia Fiumara