Comunicato ASAEC inviato al quotidiano La Sicilia all’indomani dell’incontro che si è svolto a Reggio Calabria con il commissario straordinario Giosuè Marino
Il messaggio dell’Asaec (Associazione antiestorsione catanese “Libero Grassi”) inviato al giornale La Sicilia all’indomani dell’incontro che si è svolto a Reggio Calabria con il commissario straordinario Giosuè Marino:
“NO ALLA STRUMENTALIZZAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ANTIESTORSIONE”
CATANIA – “Basta con la strumentalizzazione delle Associazioni antiracket: criteri più ristrettivi per entrarne a far parte e più controlli delle pratiche per i fondi di solidarietà, al fine di evitare casi come quelli accaduti recentemente a Gela”: lo afferma il direttivo catanese dell’Asaec (Associazione antiestorsione “Libero Grassi”) al rientro da Reggio Calabria, dove ieri in prefettura si è svolto l’incontro tra il presidente onorario della Federazione antiracket italiana Tano Grasso, il Commissario straordinario antiracket, prefetto Giosuè Marino, i vertici della magistratura, delle forze dell’ordine e delle associazioni aderenti alla Fai.
“Per l’occasione – spiega il presidente dell’Asaec Adriana Guarnaccia – si è discusso delle nuove regole dell’associazionismo antiestorsione, ovvero della selezione degli imprenditori e commercianti che vorranno aderire. L’iscrizione dei soci, infatti, avverrà soltanto previa visione della documentazione legale, della trasmissione dei dati alla questura e poi alla prefettura: il tutto presupporrà una comunicazione costante con le forze dell’ordine e una ancor più stretta collaborazione. Criteri che l’Asaec adotta già da 20 anni sul territorio catanese e che sono diventati punti fondamentali di un vero e proprio regolamento nazionale da adottare e rispettare”.
E ribadendo l’importanza di denunciare il pizzo, l’Asaec sottolinea che “la Sicilia è la prima regione d’Italia per elargizione di fondi alle vittime di estorsione (per danno emergente e lucro cessante, 7 milioni e 311mila euro soltanto nel 2008) e mutui per le vittime dell’usura (965mila euro di prestiti durante l’anno scorso) – continua Guarnaccia – rivolgiamo dunque l’appello alla cittadinanza, rassicurando che da parte nostra verrà intensificato il monitoraggio attraverso l’attivazione di meccanismi rigorosi”.
L’Asaec ha poi evidenziato l’importanza della forte sinergia con le istituzioni e le forze dell’ordine: “Il ringraziamento per quanto è stato fatto fino ad ora – continua la rappresentante dell’Associazione – va al prefetto Giovanni Finazzo, per l’intensa collaborazione sul fronte dell’antiracket e per il suo percorso di recupero della legalità, al questore etneo uscente Michele Capomacchia e al neo questore di Siracusa Domenico Percolla. Le associazioni sono lenti d’ingrandimento sul territorio – così come è stato ricordato ieri dal Commissario straordinario – anello di una catena che però dev’essere solida, così com’è stato fino ad oggi e come, siamo certi, avverrà con i nuovi vertici della nostra città”.
27 gennaio 2009