COMUNICATO

 

“Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. (Peppino Impastato)

 

Mercoledì 21, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, sono stati accompagnati gli alunni di due classi dell’ ITET “Fontana” di Rovereto in un percorso della bellezza, per la legalità.

Alle ore 15:00 appuntamento alla “Porta della Bellezza” raccontata dal creatore di “Fiumara d’Arte” e mecenate Antonio Presti, un esempio di arte che ha trasformato un “Muro” alzato dalle barriere dell’anima, nella monumentale porta d’ingresso del quartiere Librino a Catania. Realizzata da 2000 mamme e 2000 bambini, oggi è simbolo di legalità e dell’impegno degli abitanti di Librino.

La Porta, rispettata e protetta dagli abitanti che si riconoscono in un progetto di bellezza, è diventata identità per il quartiere e riaffermazione di un “diritto alla cittadinanza”.

La porta è un’agenzia educativa” – afferma Presti – “L’arte non va mai in un luogo a recuperare ma solo a restituire umilmente. Ho sempre avuto un approccio di rispetto verso le famiglie di Librino: non ne faccio persone da recuperare ma uomini da rispettare”.

Il percorso è continuato con il “Giardino di Scidà”, bene confiscato alla mafia.

Nel giorno in cui molti affolleranno cortei” – dichiara Nicola Grassi presidente dell’Asaec – “noi abbiamo scelto un “corteo” diverso: quello della conoscenza e della bellezza. Dal percorso della legalità al percorso della conoscenza, perché solo così prende forma la coscienza di ciò che può essere e diventare il nostro territorio. Non può esserci legalità senza conoscenza e la “porta della bellezza” a Librino rappresenta un’agenzia di conoscenza, proprio perché attraverso di essa si restituisce dignità al territorio e a chi lo abita, che ne diventa custode e protettore. Questo è il nostro modo per onorare le vittime di mafia, proprio attraverso un percorso di conoscenza che riscopra la Bellezza; trasmettere la bellezza affinché la cultura della corruzione, della furbizia, venga spazzata via, opponendo conoscenza ad ignoranza, cura a superficialità. Così tenteremo di onorare il ricordo delle vittime, al di fuori dei soliti e ridondanti cortei e manifestazioni, più adatti a passerelle che ad un concretezza dell’azione”.

 

 

CATANIA, 22 MARZO 2018

 

AS.A.E.C. ASSOCIAZIONE ANTIESTORSIONE DI CATANIA

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