Archivio: Notizie
Mascali. Beni confiscati e riassegnati: storia di bandi che cambiano in corso d’opera
Quello che vi raccontiamo è quanto successo a Silvia Molina, di Confcooperative Catania, lo scorso 7 ottobre.
Navigando sul sito del Comune di Mascali, trova un avviso appetibile: un bene confiscato alla mafia viene messo a bando per la realizzazione di servizi di accoglienza per famiglie e minori disagiati.
Quando si parla di beni confiscati, solitamente ci si ritrova davanti edifici vandalizzati, diroccati, poco appetibili, se si pensa all’immediato utilizzo. Non è questo il nostro caso.
I rifiuti siano davvero una risorsa per i cittadini, non per i corrotti e gli affaristi
Lettera che CittàInsieme, Rifiuti Zero Sicilia, ASAEC (Associazione Antiestorsione di Catania) e Libera-Coordinamento provinciale di Catania hanno scritto in merito ai recenti fatti di cronaca giudiziaria siciliana portati alla luce su un delicatissimo settore amministrativo quale quello della gestione dei rifiuti.
Lettera alla FAI
Spett.le Segreteria FAI
e
Cari amici delle Associazioni aderenti alla FAI
la presente per sollecitare l’eliminazione dell’ASAEC dalla mailing list delle associazioni aderenti alla FAI.
Siamo spiacenti di dover constatare che malgrado la nostra prima richiesta vi sia stata inoltrata nel novembre del 2013, come da file allegato, non abbiamo ancora ricevuto alcuna vostra conferma dell’avvenuta cancellazione dell’ASAEC dalla FAI. Per di più a tutt’oggi riceviamo le comunicazioni dalla segreteria nazionale FAI e da quella regionale.
Confisca della Dia a usuraio catanese – L’appello di Panvino: “Imprenditori, denunciate”
Venerdì 11 Luglio 2014 – 08:00 Nuova operazione della Direzione investigativa antimafia guidata da Renato Panvino, nel mirino Giuseppe Barbagallo, 61enne condannato per usura. Appello del Capo Centro della Dia agli imprenditori: “Denunciate questi gravi reati che sono un virus mortale per la libertà dell’economia”.
Ancora sui professionisti dell’Antiracket
Fonte articolo: Argo – cento occhi su Catania www.argocatania.org – 04/04/2012
Il putiferio di commenti scatenato dal nostro articolo “I professionisti dell’antiracket“ dimostra che si è toccato un tasto dolente. Oggi torniamo sull’argomento per dare spazio alla posizione del comitato di Palermo di Addiopizzo, oggetto di critiche da parte di altre associazioni e federazioni antiracket siciliane, che ha risposto alle nostre domande in ritardo rispetto ai tempi di programmazione del primo articolo.
Istituto d’Istruzione Superiore di Riposto: Progetto P.O.R. “Legalitè-Fraternitè”
Legalité-fraternité è una formula che, da anni, accomuna operativamente sui temi della Educazione alla Legalità, tante scuole dell’hinterland ionico-etneo, formula nella quale la nostra comunità scolastica si riconosce dato il condiviso bisogno di riaffermare i valori fondanti delle moderne democrazie e preservare (quantomeno nell’immaginario dei nostri giovani) il valore della libertà; obiettivi, questi, per cui vale la pena di lottare e “resistere” dal momento che quello della “legalità” è un valore sancito dalla Costituzione unitamente ai diritti fondamentali del cittadino. Legalité = liberté + egalité… è un “logo”, un “marchio” nel quale crediamo! Così come crediamo nel fatto che il rispetto della legalità è una certezza consolidata del nostro “Viver civile” che, coniugato alla memoria storica dei valori democratici (per i quali fiumi di sangue sono stati versati), può aiutare il cittadino di oggi e di domani a superare il “cupio dissolvi”, rassegnato nichilismo, nel quale tutti, boccheggianti, siamo tentati di arenarci.
Comune di Aci Castello: il Sindaco incontra i rappresentanti dell’Asaec
Stamattina, nella Sala Consiliare “Michele Toscano” del Comune di Aci Castello il Sindaco, on. Filippo Drago ha incontrato i rappresentanti dell’Asaec (Associazione Antiestorsione “Libero Grassi” di Catania) in occasione della conferenza dal titolo “Commercio e crisi – Ragione e soluzioni”. Dall’incontro, al quale hanno preso parte Vice Prefetto di Catania, Angelo Sinesio; il Presidente Asaec, Linda Russo Zangara; il Comandante dei Carabinieri di Acireale, Fabio De Rosa; il Luogotenente dei Carabinieri di Aci Castello, Gianfranco Cava; il Tenente della Guardia di Finanza di Acireale, Roberto Pollari (in rappresentanza del Col. Ignazio Gibilaro); il Dott. Drago della Questura di Catania (in rappresentanza del questore Domenico Pinzello), l’Assessore alle Attività Produttive del Comune castellese, Anna Grasso nonché l’Avv. Giusi Mascali, Adriana Guarnaccia e Grazia Giurato dell’ASAEC è emersa una proposta concreta che apre uno spiraglio nella lotta alla criminalità organizzata sul territorio.
Intervento dell’ASAEC durante gli stati generali sulla legalità organizzati dal Comune di Catania
STATI GENERALI del 22.5.010
sicurezza e legalità
CITTAINSIEME
CITTAINSIEME nasce nel novembre 1987, dopo un incontro con Nando Dalla Chiesa con lo scopo di creare spazi e canali attraverso i quali il cittadino possa sentirsi partecipe e responsabile della attività politica e amministrativa della città. Proprio da un libro di Dalla Chiesa è mutuata la definizione di movimento di società civile.
L’associazione, che è spontanea, laica, al di fuori delle ideologie e delle logiche di partito, si autofinanzia e ha visto nascere, come sua logica espansione, una delle prime coraggiose associazioni antiestorsione l’ASAEC (Associazione Antiestorsione Catanese). Oggi si avvale della collaborazione di Cittainsieme giovani che ha dato nuovo impulso e vitalità alle tradizionali attività del movimento.
Dichiarazioni del pentito Di Maio
Il pentito Di Maio ha rivelato che la mafia si tiene ben lontana dai commercianti aderenti alle associazioni antiracket, perchè sanno che il rischio di essere denunciati per l’eventuale tentativo di estorsione è altissimo: un’ulteriore conferma che il “sistema Addiopizzo” funziona.