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“LA VERITÀ ILLUMINA LA GIUSTIZIA” – BOLOGNA, 21 MARZO 2015.

libera 21 marzo 2015

“La verità illumina la giustizia”, questo lo slogan scelto per XX Giornata delle memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Libera per la XX edizione ha scelto l’Emilia Romagna, ha scelto Bologna.

La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie. Circa 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.

DON CIOTTI E QUEL TINTINNIO D’ANTIMAFIA

donciotti

Mi pare di cogliere, e poi non sono in grado di dire assolutamente altro, che fra pochi giorni avremo altre belle sorprese, che sono in arrivo, che ci fanno soffrire. Perché riguardano personaggi che hanno sempre riempito la bocca di legalità, di antimafia.

Caro Don Ciotti, davvero l’hai detto? Davvero tu – coraggioso prete veneto, campione dell’impegno che si cucina in strada e fondatore di ‘Libera – hai parlato così, utilizzando il canone siciliano del ‘dire per non dire’, cioè dell’alludere a qualcosa, con parole che non svelano, che indicano un orizzonte di nebbie, in attesa del colpo di scena?

L’ANTIMAFIA CHE HA TRADITO SE STESSA

C’era una volta l’antimafia delle belle bandiere, della speranza e della gratuità. Male bocche che chiedevano verità sono state chiuse, cucite col filo di ferro. Ed è nata l‘altra antimafia, con i suoi tradimenti e le sue finzioni.

Boccacucita

Le bocche che avevano fame di verità sono state cucite col filo di ferro. La bella antimafia è diventata contraffazione di sé, ornamento di casta, il morso che segue l’appetito di soldi e poltrone. Ecco l’impostura che si rivela nella sua crudezza, ecco la finzione che ha preso il sopravvento sulla genuinità di una speranza.

ANTIMAFIA DI CONVENIENZA

claudio risicato

Quei 13 milioni di euro del Pon Sicurezza su cui sta indagando la Corte dei Conti, finalmente dopo gli ultimi scandali siciliani, anche la commissione Nazionale Antimafia incomincia a nutrire seri dubbi sull’attività antimafia che certe organizzazioni ed associazioni antiracket pongono in essere in Sicilia.
Per amor del vero, certi sinistri segnali in passato si erano registrati in Calabria e in Campania. Infatti, la Corte dei Conti di Napoli sta indagando su un corposo trasferimento di fondi pubblici, oltre 13 milioni di euro del PON Sicurezza, a favore di un gruppo ristretto di associazioni antiracket in violazione di precise norme di legge. Se venissero provate le accuse, potremmo parlare di mercificazione dell’attività contro il pizzo, di carriere politiche, di merce di scambio per consulenze, etc…

L’ANTIMAFIA DOCILE E OSCURANTISTA

attilio bolzoni

Da quando esiste — una cinquantina d’anni ufficialmente — non è mai stata così ubbidiente, cerimoniosa e attratta dal potere. Più attenta all’estetica che all’etica, l’Antimafia sta attraversando la sua epoca più oscurantista. Proclami, icone, pennacchi, commemorazioni solenni e tanti, tanti soldi.

C’è un’Antimafia finta che fa solo affari e poi c’è anche un’Antimafia ammaestrata.

ROBERTO HERG IL PALADINO DELL’ANTIRACKET IN MANETTE

Roberto Helg Il paladino dell’antiracket in manette

Alcuni passi tratti dalla relazione del Presidente Raffaele Squitieri in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2015

raffaele squitieri

«Crisi economica e corruzione procedono di pari passo, in un circolo vizioso, nel quale l’una è causa ed effetto dell’altra».

COMUNICATO ASAEC

logo

 

A seguito delle notizie pubblicate oggi sui quotidiani, che vedono il presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante, indagato per reati di mafia alla Procura della Repubblica di Caltanissetta e di Catania e del consigliere comunale Giuseppe Faraone denunciato per concorso in tentata estorsione, la nostra associazione vuole ribadire quanto da anni sostiene sul concetto di “antimafia”.

Solo tre settimane fa Montante era stato nominato, su proposta del Ministero dell’interno, componente dell’Agenzia dei beni confiscati, un incarico molto importante sul destino di patrimoni del valore di miliardi di euro.
Posizione molto più compromettente quella di Giuseppe Faraone che amava definirsi “
paladino della legalità”, deputato regionale e poi assessore provinciale e primo dei non eletti alle ultime regionali del 2012. Ad inchiodarlo oltre le denunce di 14 commercianti anche parecchie intercettazioni ambientali con uno degli esponenti di una pericolosa famiglia mafiosa di Palermo.

Ecco che torniamo a ripetere il solito interrogativo: l’antimafia è ancora paladina della legalità?

“La Notte del Liceo classico”

Notte bianca licei Italia

Domani dalle 18.00 alla mezzanotte si svolgerà in contemporanea in 150 licei classici italiani “La Notte Nazionale del Liceo Classico”. L’evento straordinario ha come istituto capofila lo storico liceo classico Gulli e Pennisi di Acireale. La “Notte Nazionale del Liceo Classico”, gode del patrocinio della Città di Acireale, che ha sostenuto l’istituto nell’organizzazione dell’iniziativa e messo a disposizione il Gruppo comunale di volontari di Protezione civile per la vigilanza.

CittàInsieme e Asaec: “Solidarietà al giudice Di Matteo”

Le associazioni catanesi denunciano la mancanza di risposte concrete alle esigenze di legalità e giustizia, manifestando la loro vicinanza al giudice palermitano