Archivio: Comunicati

ASAEC: «CONTRO LA MAFIA OCCORRONO PROCESSI PIÙ RAPIDI»

L’Associazione antiestorsione catanese premia con una borsa di studio una tesi di laurea che mette in luce i dati sul “mercato” dell’usura nella città etnea e i lunghi tempi giudiziari

«Vengono impiegati in media 555 giorni per smaltire i processi di estorsione in procura, 730 negli uffici della Direzione Distrettuale Antimafia, 237 in quelli del Gip e del Gup». Parte dalle carte del tribunale di Catania la lucida analisi sul racket etneo di un giovane siciliano di 23 anni, Alfio Stissi: duecentocinquanta pagine in cui sono “spiate” le mani di quella criminalità che affonda con l’usura le imprese siciliane, e le lunghe attese nei corridoi della “Giustizia” per vincere la causa contro quella che viene definita la “Mafia S.p.a.”. Si intitola “Estorsioni ed usura: attività giudiziaria del Tribunale di Catania con dati rilevati dal 1997 al 2008” ed è la tesi di laurea che il neo dottore Stissi ha discusso ieri pomeriggio, martedì 15 settembre, nella facoltà di Scienze Politiche, relatore il prof. Massimiliano Giacalone.

Racket: operazione “Cerberus”, oggi a Gela 12 arresti

Asaec: «Un forte segnale contro l’economia criminale»

A seguito dell’operazione antimafia ‘Cerberus’ – che stamattina a Gela ha portato all’arresto di dodici indagati ritenuti affiliati alla famiglia gelese degli Emmanuello, con l’accusa di associazione mafiosa ed estorsione continuata e aggravata a danno di commercianti e imprenditori di Gela – l’Asaec, Associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania, intende porgere i complimenti alle forze dell’ordine e alla magistratura «per aver messo a nudo – scrivono in una nota i soci – uno dei tanti gruppi di potere che crea perverse relazioni tra mafia, imprenditoria, politica e istituzioni e che favoriscono gli interessi di pochi a danno di un’economia sana che invece dovrebbe essere retta dalle regole della libera concorrenza».

2 luglio 2009

ANTIRACKET: DI MAURO, “DISPONIBILI ALTRI 750MILA EURO PER IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA”

Una legge da noi caldeggiata e finanziata ma non rifinanziata dal successivo presidente della Regione Sicilia:

 

Palermo, 20 giugno 2009

ANTIRACKET: DI MAURO, “DISPONIBILI ALTRI 750MILA EURO PER IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA”

PALERMO – Il ministero dello Sviluppo economico ha destinato e già avviato l’iter di accredito nelle casse della Regione siciliana di circa 750mila euro perché molte più imprese commerciali possano dotarsi di impianti di videosorveglianza. Le somme corrispondono alla quota di finanziamento relativa al 2003.

TESI DI LAUREA ALFIO STISSI - ESTORSIONE E USURA

TESI DI LAUREA ALFIO STISSI - ESTORSIONE E USURA: ATTIVITÀ GIUDIZIARIA DEL TRIBUNALE DI CATANIA CON DATI RILEVATI DAL 1997 AL 2008

ASAEC: «RIELA GROUP, L’ILLEGALITÁ FANTASMA»

ASAEC: «RIELA GROUP, L’ILLEGALITÁ FANTASMA»

La denuncia dell’Associazione antiestorsione catanese “Libero Grassi”: «Il pizzo cambia pelle»

In merito alla vicenda “Riela Group” – l’azienda di Piano Tavola che ha subito una confisca, registrando un forte calo del fatturato e rischiando la chiusura – interviene l’Asaec (Associazione antiestorsione catanese “Libero Grassi”): «Dopo aver appreso la notizia dagli organi di stampa – si legge nella nota sottoscritta da tutti i soci – ci chiediamo: che fine hanno fatto le 200 maestranze che lavoravano per il gruppo e tutto il parco dei Tir? E ancora, com’è possibile che i maggiori gruppi imprenditoriali del Nord abbiano improvvisamente revocato ogni commessa? In realtà nulla è così incomprensibile: inseguendo il flusso dei lavoratori già transitati ad altra azienda e il contemporaneo sorgere di imprese dello stesso settore, verificando a chi sono andati a finire i nuovi ordinativi e le commesse, ecco che si trovano le risposte».

Comunicato ASAEC inviato al quotidiano La Sicilia all’indomani dell’incontro che si è svolto a Reggio Calabria con il commissario straordinario Giosuè Marino

Il messaggio dell’Asaec (Associazione antiestorsione catanese “Libero Grassi”) inviato al giornale La Sicilia all’indomani dell’incontro che si è svolto a Reggio Calabria con il commissario straordinario Giosuè Marino:

“NO ALLA STRUMENTALIZZAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ANTIESTORSIONE”

CATANIA – “Basta con la strumentalizzazione delle Associazioni antiracket: criteri più ristrettivi per entrarne a far parte e più controlli delle pratiche per i fondi di solidarietà, al fine di evitare casi come quelli accaduti recentemente a Gela”: lo afferma il direttivo catanese dell’Asaec (Associazione antiestorsione “Libero Grassi”) al rientro da Reggio Calabria, dove ieri in prefettura si è svolto  l’incontro tra il presidente onorario della Federazione antiracket italiana Tano Grasso, il Commissario straordinario antiracket, prefetto Giosuè Marino, i vertici della magistratura, delle forze dell’ordine e delle associazioni aderenti alla Fai.

Stati generali contro la criminalità organizzata.

L’Asaec Antiestorsione Di Catania nella persona del presidente Nicola Grassi è stata invitata a partecipare alla riunione preliminare sugli “” presso il Ministero della Giustizia. Ci auguriamo non sia occasione di propaganda ma momento di confronto costruttivo. Siamo pronti ad ascoltare ed abbiamo molto da dire. Vi terremo aggiornati.