Di seguito le osservazioni dell’Asaec Antiestorsione Di Catania sul documento della DIA in relazione all’attività svolta nel primo semestre 2016. ” Importante il documento di analisi diffuso dalla DIA, dal quale emergono tre fatti indiscutibili:

1) il fenomeno dell’inabissamento dell’azione mafiosa non è sintomo di un depotenziamento, ma, al contrario una scelta strategica di sopravvivenza mirata a sottrarsi alla pressione dello Stato. Ciò è connesso ad un sistema corruttivo che prevede il coinvolgimento di soggetti esterni che agiscono non solo perché intimiditi ma per un tornaconto personale. Infiltrare in settori dell’economia legale con la partecipazione più o meno spontanea di soggetti del mondo imprenditoriale e condizionarne l’azione della pubblica amministrazione rappresenta la strada più battuta. Il riferimento è anche alla scoperta di legami tra Cosa nostra ed esponenti deviati delle logge massoniche;

2) il fenomeno estorsivo è e continua ad essere diffuso e metodo di controllo del territorio. Le estorsioni non si realizzano soltanto con la richiesta di denaro ma anche con l’assunzione forzata di manodopera individuata dai clan, ovvero con l’imposizione di forniture e servizi mediante l’affidamento di sub appalti ad imprese imposte dai clan;

3) Un ruolo sempre più attivo delle donne nella gestione degli affari e reggenza dei clan che manifesta come ciascun componente rivesta responsabilità importanti

L’Asaec Antiestorsione Di Catania continua a seguire con preoccupazione la vicenda che sta coinvolgendo il Comune di Catania a causa del rinvio a giudizio dell’ex ass. al Bilancio Avv. Girlando. Dalle ultime intercettazioni emerge un quadro raccapricciante che, se fosse confermato, comporterebbe un’immediata azione da parte de Prefetto. L’ aver utilizzato – per dinamiche politiche – la crisi finanziaria di un’azienda privata, rappresenterebbe un comportamento poco conforme alla corretta gestione del bene pubblico. Confidiamo nell’operato della magistratura al fine di far luce al più presto sulla vicenda.

L’Asaec Antiestorsione Di Catania esprime apprezzamento per l’arresto del boss Galletta. Sottolinea, tuttavia, come siano evidenti le connivenze, fra mafia e colletti bianchi. Tale complicità e colleralità rappresenta terreno fertile per il diffondersi del comportamento mafioso fatto di intimidazioni e violenze. E’ indispensabile una reazione proprio da parte di quella parte della società che occupa posizioni professionalmente rilevati nel pubblico e nel privato.

È stata un’emozione ritrovarci tutti soci ed amici. Attraverso gli sguardi e racconti di ognuno percepisci sempre il grande coraggio ma anche la fatica e la tragedia che ciascuno ha attraversato. Crediamo fermamente che solo attraverso la condivisione delle storie di estorsione sarà possibile rifondare il movimento antimafia che “abitui tutti al fresco profumo di libertà” mutuando le parole di Paolo Borsellino..

La strada è lunga, le insidie e gli ostacoli dietro l’angolo, ma non ci fermeremo perché ci crediamo. Continueranno i banchetti informativi durante manifestazioni di città, continueranno le costituzioni di parte civile nei processi di estorsione, e si promuoverà una nuova idea di antimafia ed antiracket.

Ieri brindisi di auguri dell’Asaec Antiestorsione Di Catania.
Insieme ai soci, amici per condividere insieme la partecipazione ad una nuova idea di antiracket che vuole ricominciare dalla persone e dalle loro storie. E’ stata un’emozione ritrovare amici nei cui sguardi e racconti ritrovi sempre il grande coraggio ma anche la fatica e la tragedia che hanno attraversato. Crediamo che solo attraverso il contributo di ciascuno sarà possibile rifondare il movimento antimafia che “abitui tutti al fresco profumo di libertà”.
La strada è lunga, le insidie e gli ostacoli dietro l’angolo, ma non ci fermeremo perchè ci crediamo. Continueremo con i banchetti informativi durante manifestazioni di città, continuremo a costiturci parte civile nei processi di estorsione, promuoveremo una nuova idea di antimafia ed antiracket. Grazie a tutti.

Ieri il consiglio direttivo dell’ Asaec ha deliberato l’ingresso di quattro nuovi soci: Sebastiano Costa imprenditore apicoltore, titolare az. agricola “Oro dell’Etna”, Gianfranco Pappalardo Fiumara, prof. Afam Palermo e vicesindaco, assessore di Riposto, Giorgio Fichera titolare “Fichera Fuoristrada” di Giarre, Antonia Criscenti prof. Univ. di Catania che insieme a Pina Motta titolare Sickelia viaggi di Belpasso e Tony Ruberto titolare ristorante Zabbara a Catania rappresentano i nuovi ingressi nel movimento antiracket in questi ultimi quattro mesi. A loro i nostri auguri. Procediamo senza timore coinvolgendo imprenditori e tutti coloro che vogliono contribuire alla lotta al racket.

L’Asaec Antiestorsione Di Catania nella persona del presidente Nicola Grassi è stata invitata a partecipare alla riunione preliminare sugli “Stati generali contro la criminalità organizzata” presso il Ministero della Giustizia. Ci auguriamo non sia occasione di propaganda ma momento di confronto costruttivo. Siamo pronti ad ascoltare ed abbiamo molto da dire. Vi terremo aggiornati.

Giovedì 10 novembre presso il Teatro “Rex” di Riposto dove l’ Asaec “Libero Grassi” ha partecipato con la presenza del Presidente Nicola Grassi e del socio Giovanni Bonanno allo spettacolo teatrale “23 maggio 1992″ liberamente tratto dal libro di L. Gerlando “Per questo mi chiamo Giovanni” messo in scena dal Centro Studi artistici di Acireale per l’I.I.S. di Riposto. È l’occasione per incontrare e parlare con i ragazzi confrontandosi sui temi dell’estorsione e del rispetto della legalità.