Gentilissimo Prefetto Dott. Francesca Cannizzo,

la presente per chiedere il Suo autorevolissimo giudizio in merito ad alcune proposte che le Associazioni antiracket di Catania, della Confcommercio, di Scordia e Addiopizzo Catania hanno intenzione di avanzare nei confronti della Regione Siciliana che ha recentemente deliberato per quanto riguarda il finanziamento del Credito D’imposta.

Pur apprezzando lo sforzo dell’Assessore Armao nel voler favorire le aziende sane ovvero quelle che ammettono di non pagare il pizzo, desideriamo sottolineare la necessità di evitare per quanto possibile il rischio di finire col finanziare la mafia.

Riteniamo opportuno quindi avanzare la proposta di voler privilegiare, nell’accesso ai fondi previsti dalla LR.11\2009 gli imprenditori, che abbiano denunciato i loro estorsori, in grado di fornire adeguata attestazione della denuncia presentata e quelli che, avendo fatto richiesta di accesso al Fondo di Solidarietà, hanno ricevuto parere positivo in ordine all’istruttoria della relativa pratica accertata presso la Prefettura di competenza.

Ciò tra l’altro consentirebbe di superare le perplessità che nascono dall’aver appreso che per accedere ai suddetti benefici è sufficiente effettuare una semplice autocertificazione

A tal proposito Le chiediamo se ritiene possibile proporre alle autorità competenti d’inserire tra i requisiti richiesti per l’acceso al credito d’imposta la sottoscrizione, da parte dell’operatore economico richiedente, dell’impegno a restituire la somma ricevuta moltiplicata per dieci volte, qualora si scopra che ha dichiarato il falso e cioè che paga il pizzo, oltre al possesso della certificazione antimafia ove ciò non fosse previsto dalla citata normativa e compatibile con le previsione in essa contenute

Grati di un Suo fondamentale parere, La ringraziamo per il tempo che vorrà dedicare alla nostra causa e porgendo i nostri più sinceri saluti Le rinnoviamo l’augurio di buon lavoro

Linda Russo Zangara – ASAEC