ASAEC: «PRESTITO DELLA SPERANZA, AZIONE CONTRO L’USURA»

Iniziativa di solidarietà della Cei e Intesa Sanpaolo per le famiglie più bisognose

Si chiama “Prestito della speranza” ed è una mano tesa verso le famiglie più bisognose. Nasce per iniziativa della Cei – Conferenza episcopale italiana – e Intesa Sanpaolo a cui l’Asaec, associazione antiestorsione “Libero Grassi” di Catania, «riconoscono il merito di un’azione solidale ma soprattutto di un concreto passo in avanti nella lotta contro l’usura», come scrivono in una nota i soci.


Si tratta di un progetto di microcredito presentato ieri 14 luglio dalla Cei e da Banca Intesa Sanpaolo e nato dall’accordo tra Abi – Associazione bancaria italiana – e Cei nell’intento di alleviare lo stato di malessere e disagio economico che colpisce intere famiglie, soprattutto quelle con parenti colpiti da gravi malattie che spesso «spinti dalla disperazione e dai troppi ostacoli che si incontrano per ottenere un prestito o un finanziamento – si legge nella nota – ricorrono all’usura. Perché si diventa vittime dell’usura anche per bisogno».
La Cei nello specifico ha costituito un fondo di garanzia di 30 milioni di euro, alimentato dalle donazioni raccolte nelle parrocchie italiane, in grado di sostenere prestiti bancari fino a 180 milioni di euro: l’erogazione massima sarà di 6.000 euro per famiglia, Intesa Sanpaolo interverrà per supportare l’iniziativa in termini di sostenibilità dei prestiti erogati, e circa 200 ex dipendenti della banca supporteranno le famiglie destinatarie dei finanziamenti.
«L’Asaec riconosce in questa iniziativa una lodevole azione di contrasto verso uno dei mali peggiori della nostra società e si augura che l’Alto commissariato antiracket solleciti le istituzioni preposte affinché vengano presto intraprese altre iniziative del genere».

15 luglio 2009